Presentato poco prima dell'estate scorsa, il progetto 5GMASS finanziato dalla European Space Agency (ESA) e realizzato da un consorzio del quale fa parte anche TIM Enterprise, la business unit di TIM dedicata ad Aziende e PA, è in dirittura d'arrivo. Partito nel 2018, il progetto di rete privata 5G ha visto finalmente i primi test concreti pochi mesi fa e vedrà la partenza fattiva nei primi mesi del 2024.
Partito nel 2018 con l’attivazione di alcune celle, il progetto di Rete Privata 5G si sta sempre più consolidando. Obiettivo è quello di realizzare un sistema di condivisione dati a larga banda e a bassa latenza tra il porto di Livorno e una nave della flotta ECO di Grimaldi. I porti, essenziali per l’economia europea, devono gestire sempre maggiori volumi di merci e considerare sempre più la necessità di digitalizzare le operazioni di carico e scarico, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. La Rete Privata 5G è elemento cardine di questa trasformazione e lo dimostrano le numerose implementazioni e sperimentazioni in tutto il mondo. L’automazione aumenta gli standard di sicurezza delle manovre di accosto di una nave, favorendo anche l’accorciamento dei tempi di ingresso e uscita dal porto. La scelta in particolare del porto di Livorno non è casuale. Il territorio livornese è infatti specializzato nel settore della Logistica e del Marittimo, con più di 4.000 imprese, 900 milioni di fatturato e 18.000 occupati.
Grazie all’installazione della rete privata 5G presso il porto, la nave Grimaldi è passata da una rete satellitare ad una terrestre ad alta capacità e bassa latenza proprio quando ci sarà necessità di banda di comunicazione, per esempio quando serviranno immagini ad alta risoluzione per effettuare la manovra, quando sarà necessaria una risposta in tempo reale rispetto a una decisione eventualmente presa a terra e altro ancora. Con la rete privata 5G sarà possibile realizzare un servizio di geo-localizzazione terrestre ad alta risoluzione, così da localizzare una nave con un errore inferiore al metro integrandosi ai servizi offerti dalle reti satellitari (come GPS e Galileo).
Durante le sperimentazioni, la nave eco della Grimaldi – equipaggiata con sensori - ha ricevuto direttamente dalla Stazione di controllo remoto – già installata nella sede del CNIT Livorno – informazioni strategiche di vario genere, come l’accesso al dataset delle condizioni meteo e dati valutativi sulla fattibilità di ingresso in porto. Sarà TIM Enterprise a installare nello scalo portuale livornese la nuova rete 5G privata, in grado di viaggiare a una velocità di connessione di 10 Gigabit al secondo. In questo modo viene acquisita la capacità di dialogare con le navi, secondo un livello di integrazione tanto più ampio quanto maggiore sarà il grado di autonomia raggiunto a bordo dell’unità navale. I modelli informativi portuali saranno focalizzati non solo sull'integrazione fra strada e sistema portuale, ma anche tra lo stesso sistema portuale e le linee di navigazione.
TIM Enterprise ha visto l’assegnazione di un altro importante progetto in ambito marittimo, denominato “5G Sensor@Sea” (5G Smart Edge Node and Smart Objects enabling Reliable Services Extended All over the seas), con l’obiettivo di progettare, sviluppare, testare e dimostrare una soluzione ibrida terrestre-satellitare 5G rivolta al segmento di mercato del trasporto marittimo (cargo). Il fulcro di questa soluzione è una rete TIM basata su trasmissione NB-IoT che fornisce informazioni raccolte da sensori sui container a bordo nave verso una piattaforma applicativa IoT OneM2M. Questo progetto sarà la base per un eventuale sviluppo di un insieme di applicativi IoT in ambito marittimo, con il tracciamento in tempo reale della merce trasportata lungo tutta la tratta in mare aperto, fondamentale per aspetti di sicurezza e conservazione dei materiali trasportati.