Connectivity

TIM SD WAN
La tecnologia di ultima generazione al servizio di aziende pubbliche e private. Scopri di più

TIM SD WAN

Cybersecurity

PENETRATION TEST
Più sicurezza per la tua rete aziendale grazie agli strumenti di TIM Enterprise. Scopri di più

TIM Penetration Test

5G e IoT

TIM URBAN GENIUS
Tecnologie avanzate per la gestione di sistemi complessi come le grandi città. Scopri di più

TIM URBAN GENIUS

Cloud Disaster Recovery: perché serve alle aziende e come farlo
FOCUS     |     CLOUD

Cloud Disaster Recovery: perché serve alle aziende e come farlo

Le soluzioni di Disaster Recovery ospitate sul cloud offrono numerosi vantaggi alle aziende che vogliono salvaguardare la propria continuità aziendale. Ecco perché.


Il funzionamento delle aziende si basa sempre di più sul corretto funzionamento delle proprie infrastrutture informatiche. Ai vantaggi e alle possibilità di ottimizzazione offerte dalla digitalizzazione si accompagna però un forte rischio: in mancanza di contromisure, disservizi di una parte o dell’intero sistema IT metteranno quasi sicuramente in crisi la continuità aziendale e porteranno all’interruzione dei processi e dei servizi aziendali.

Per questo è necessario che ogni azienda si doti di un Disaster Recovery Plan adatto alle proprie esigenze e che si accorga di quanto sia importante averne uno valido prima che sia troppo tardi. In questo articolo, spiegheremo le caratteristiche e i principali vantaggi del Cloud Disaster Recovery, ovvero di un piano di recupero basato sulle infrastrutture cloud.

Cos’è un Disaster Recovery Plan?

Il Disaster Recovery Plan è il piano aziendale che definisce l’approccio, gli strumenti e i processi adottati per limitare quanto più possibile i danni in caso di disastro informatico. Il Disaster Recovery Plan si costruisce a partire da un’analisi del rischio e delle infrastrutture dell’organizzazione per predisporre un insieme di soluzioni che non si limitano a dei semplici backup, né in generale a soluzioni meramente tecniche.

Nello specifico, un piano implementa prassi aziendali rivolte a:

  • la prevenzione delle criticità,
  • il controllo delle infrastrutture,
  • il ripristino dei dati e delle funzionalità in caso di evento avverso.

Come spesso accade non esiste una configurazione ottimale buona per tutte le aziende: ogni impresa deve trovare il proprio piano migliore considerando le proprie caratteristiche e trovare il miglior rapporto tra le soluzioni adottate, i costi e i benefici attesi. Più nello specifico, due degli obbiettivi principali da definire sono il Recovery Time Objective (RTO), ovvero per quanto tempo un servizio può essere in down prima di incorrere in conseguenze considerate inaccettabili, e il Recovery Point Objective (RPO), ovvero la quantità di dati non ancora sincronizzati che si è disposti a perdere.

Quali sono le principali tipologie di disastri informatici?

Un disaster recovery plan deve tenere conto di tutti gli eventi potenzialmente avversi, dai disastri naturali (come i terremoti, le inondazioni, gli incendi) sino ai disastri di origine umana che possono essere di natura dolosa (come gli attacchi criminali alla cybersicurezza) oppure involontaria (dovuti a errori o mancanze). Un’altra distinzione utile da considerare è se il disastro riguarda il lato hardware, fisico, oppure se configura una compromissione delle informazioni in esso contenute, senza danni all’hardware.

È infatti importante, nel progettare un disaster recovery plan, considerare in modo interconnesso le differenti tipologie di rischio e di protezione dal rischio, al fine di scegliere le soluzioni più opportune. Non è un caso che oggi, per queste ragioni, la maggior parte delle aziende scelga una soluzione ospitata sul Cloud: vediamo perché.

Le caratteristiche e i vantaggi del Cloud Disaster Recovery

Il Cloud Disaster Recovery è, come dice la parola, un piano che prevede l’utilizzo del cloud e dunque di affidarsi, per il salvataggio dei dati e non solo, a server esterni all’azienda forniti da fornitori dedicati, a cui si accede attraverso la connessione internet. Questa soluzione presenta alcuni vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali che prevedono di effettuare i backup sui server che si trovano fisicamente in azienda. Vediamo i principali:

  • Diminuzione dei rischi ambientali: con la soluzione in cloud si evitano quei rischi che provocano il danneggiamento fisico dei server come può accadere in caso di allagamento, incendio o anche di eventi più estremi come i terremoti. Infatti, visto che i dati sono conservati in strutture lontane dall’azienda, è assai meno probabile che si verifichi un evento che minaccia l’integrità di entrambi i database. Invece, con un backup in azienda, potrebbero essere distrutti insieme i server principali e quelli di backup.

  • Data center di alto livello: per quanto un’azienda possa dedicare cura e risorse nella costruzione e al mantenimento del proprio data center, difficilmente potrà rivaleggiare con quelli specificamente costruiti per fornire soluzioni in cloud, che possono adottare procedure di sicurezza standardizzate e ricevere certificazioni che rilevano in modo indipendente la qualità che li caratterizza. Ciò vale anche per le minacce informatiche, la cui prevenzione implica un costante aggiornamento.

  • Flessibilità e modularità: affidandosi al cloud, ogni azienda può via via aggiornare la quantità e la tipologia di servizi di cui ha bisogno, senza sostenere il costo e le tempistiche necessarie per realizzare una soluzione interna, a cui si aggiungono ulteriormente i costi di mantenimento e aggiornamento.

Per queste ragioni in moltissimi casi il Cloud Disaster Recovery è la migliore soluzione a disposizione delle aziende.

L’importanza della prossimità: le Google Cloud Region in collaborazione con TIM

Agli indubbi vantaggi del cloud per le attività di Disaster Recovery si accostano alcuni potenziali problemi a cui bisogna prestare attenzione. Innanzitutto, con l’allontanarsi dai server che ospitano il cloud dell’azienda aumenta anche la latenza, ovvero il tempo di trasmissione dei dati: dunque avere server cloud molto lontani può limitare la possibilità di ricevere una risposta tempestiva.

Inoltre, un server cloud collocato in una altra nazione potrebbe soggiacere a diverse regolamentazioni legali, come per esempio quelle sulla privacy, ed essere esposto anche ad altri rischi di tipo geografico e geopolitico. Per questo è particolarmente importante lo sviluppo di infrastrutture di qualità nello stesso territorio in cui si trovano le aziende, come accade con le Google Cloud Region, realizzate in Italia da Google Cloud in collaborazione con TIM in Lombardia e in Piemonte. Tali strutture, oltre a far ulteriormente crescere i servizi di alto livello già offerti sul suolo italiano, permetteranno di sviluppare ulteriormente un cloud con bassa latenza da offrire all’intero Paese, rispettoso di tutte le norme europee come il GDPR.

Per concludere: il Disaster Recovery è essenziale per prevenire eventi che possono mettere in discussione la continuità aziendale e in molti casi la sopravvivenza della stessa impresa. Visti i vantaggi che offre e con la crescita delle infrastrutture regionali dedicate, sempre più aziende si affidano a soluzioni di Cloud Disaster Recovery, come quelle proposte da TIM Enterprise.

Per rafforzare la protezione all’interno della tua azienda, contattaci e richiedi subito maggiori informazioni.