Era il 2009 quando si iniziò a parlare “ad alta voce” di cloud privato e di data center con la nascita di Nuvola Italiana, il portafoglio di soluzioni di cloud computing di Telecom Italia. Ma possiamo addirittura risalire al 2001 per i primi due data center realizzati a seguito dell’accordo Telecom-IBM, ai quali seguirono quelli di Bologna e Padova, e poi via tutti gli altri, fino agli attuali 16. Da allora, l’aumento dei dati e il miglioramento delle tecnologie hanno richiesto data center sempre più “capienti”, più numerosi e più affidabili.
Guardiamo insieme qual è la situazione al 2023 e le previsioni da qui al 2025.
Il mercato italiano dei data center è in continua crescita. Se guardiamo ai dati emersi durante l’ultimo Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, i numeri sono estremamente positivi. Il valore investito nei data center per il 2023 è stato pari a 654 milioni di euro (colocation), con un +10% rispetto all’anno precedente e con una potenza energetica nominale totale di 430MW (+23% rispetto al 2022). Per quanto riguarda il cloud private e public, il valore è pari a 4,8 miliardi (+ 24% rispetto al 2022).
L’aumento dei data center (ad oggi sono 66 i player in Italia rispetto ai 58 del 2022) ha le seguenti ragioni:
Sempre secondo report del PoliMi, si stima che il mercato dei Data Center possa crescere fino a raddoppiare nel 2025, con la creazione di 83 nuove strutture.
Ma oltre al numero e all’investimento, un altro elemento cardine andrà considerato: quello della potenza in MW. Oggi, infatti, i DC sono diversificati a seconda della potenza energetica: per fare housing e cloud basta una potenza sotto i 2MW; per colocation, per la clientela italiana enterprise, da 2 a 10MW. Pochi sono i DC oltre i 10MW e sono tipicamente quelli al cui interno trovano ospitalità le grandi infrastrutture dei servizi di cloud pubblico più diffusi al mondo. Di questo ultimo tipo di DC ci sarà sempre più bisogno in un futuro prossimo, proprio per l’evoluzione digitale cui stiamo assistendo. Inoltre, per i DC oltre i 10MW è consigliabile l’adozione di allacciamenti diretti alla rete ad alta tensione, non sempre facilmente realizzabili sul territorio nazionale, e che richiedono investimenti anche al di fuori del perimetro fisico dei building. Questo non è solo un elemento di criticità: al contrario, creerà un ulteriore indotto, con imprese, cantieri allargati, accordi con i Comuni e quindi miglioramento economico e occupazionale.
Altra tendenza, che andrà sempre più considerata nel futuro dei DC, è l’attenzione ai criteri di ESG (Environmental, Social and Governance), vale a dire il report nel quale le aziende coinvolte indicano il loro impegno nei confronti dell’ambiente, del sociale e della governance.
L’ESG è uno dei focus su cui è impegnata IDA (Italian Data center Association, tra i cui membri compare anche TIM Enterprise) e non a caso, perché il settore dei Data Center ha caratteristiche uniche, come l’alta intensità energetica, la rapida crescita, il grande consumo di energia e l’uso di acqua che richiedono metriche specializzate.
A questo riguardo, ci sono progetti in campo sul riutilizzo del calore sprigionato dai DC, come ad esempio per fornire ai cittadini teleriscaldamento abitativo o, come ha fatto il Comune di Parigi, per riscaldare l’acqua delle piscine.
Uno degli ostacoli rispetto alla crescita di data center in Italia è quello del regolatorio, che ad oggi non riconosce ancora queste strutture come building a parte rispetto al generico edificio industriale. L’inquadramento normativo sarà un tema centrale per il futuro dei DC, anche riguardo alle procedure che stabiliscono come e dove costruire i data center, con regole uguali per tutte le Regioni e i Comuni.
TIM inaugurava Nuvola Italiana nel 2010, primo provider in Italia a proporre soluzioni di cloud computing, tra l’altro in data center 100% italiani e su territorio nazionale. Fu una rivoluzione.
Da allora le sedi sono aumentate e ad oggi quella di TIM è la più grande realtà di DC in Italia, collegati tra loro dalla Virtual Data Center Network, una rete con connettività a elevata velocità e bassa latenza.
Qui di seguito alcuni highlight dell’offerta TIM Enterprise per soluzioni nel campo dei Data Center, rivolte ad aziende e PA:
Ti potrebbe anche interessare
Scopri tutti