Google Workspace si adatta alle esigenze di ogni azienda, a prescindere dalla dimensione, dal modello e dalla complessità organizzativa. Pur essendo una piattaforma perfetta per modernizzare l’operatività delle piccole e medie imprese, nel corso degli anni Google Workspace è progressivamente cresciuto a livello di funzionalità ma soprattutto di ambizioni, diventando una scelta perfetta anche per il mondo delle grandi aziende, per i suoi processi e i suoi requisiti stringenti in termini di sicurezza e di conformità normativa.
Le grandi aziende stanno vivendo un periodo di forte cambiamento e si trovano a un bivio: da un lato vogliono sfruttare al massimo i benefici dello smart working e favorire l’ empowerment dei dipendenti, dall’altro sono consapevoli di dover gestire questo percorso al meglio per non incorrere in rischi eccessivi di sicurezza e compliance, che aumentano quando la forza lavoro è nativamente diffusa. Considerando che il costo medio di un data breach è di 3,86 milioni di dollari (fonte: IBM, Report “Cost of a data breach 2022), il rischio che si crei una cultura del controllo al posto della responsabilizzazione del dipendente è fondato. Google Workspace è la soluzione a queste esigenze perché, oltre ad essere un abilitatore naturale per lo smart working, è anche in grado di bilanciare al meglio le ambizioni di agilità delle grandi imprese con le loro esigenze di sicurezza.
Nonostante la situazione attuale acceleri l’adozione di Google Workspace, il suo successo nel mondo delle aziende è precedente. Ben prima della pandemia, Forrester prese come modello una grande multinazionale da 20.000 dipendenti e 3 miliardi di fatturato per calcolare il Total Economic Impact di Google Workspace, giungendo a conclusioni quali l’aumento dei ricavi dell’1,5%, le 171 ore risparmiate per utente ogni anno, molte meno richieste di assistenza e, grazie all’impiego di tool avanzati di sicurezza e compliance, una riduzione del rischio di violazione dei dati pari al 95%. Non è un caso che, tra le storie di successo, la stessa Google Cloud richiami brand come Broadcom, Colgate, BBVA e molti altri, a prescindere dal settore e dalla regolamentazione specifica.
A partire dalla resilienza di Google Cloud, che garantisce disponibilità ben superiori rispetto a una tradizionale infrastruttura on-premise, Google Workspace soddisfa le esigenze delle grandi aziende anche a livello di continuità del business, sicurezza e conformità normativa.
Google Cloud ha creato una specifica declinazione Enterprise di Google Workspace nel portafoglio di offerta di TIM Enterprise che aggiunge alla ricca dotazione del piano Business anche funzionalità specifiche di video conferencing, ovvero eventi live in streaming all’interno del dominio fino a 100.000 spettatori, un tool per lo sviluppo di applicazioni no-code (AppSheet) – cosa che di fatto scarica l’IT da molte pressioni provenienti dal business - e funzionalità di sicurezza avanzate. Sotto quest’ultimo profilo, la protezione offerta da Google Workspace è molto elevata in ogni sua declinazione: single sign-on, autenticazione a più fattori, DLP (Data Loss Prevention), sistemi di rilevazione automatica di malware, spam e potenziali campagne di phishing, cui si aggiunge anche la gestione unificata di identità, accessi, app ed endpoint (cloud identity), un aspetto fondamentale nell’era dello smart working.
Google Workspace permette alle grandi aziende di soddisfare requisiti di controllo decidendo dove archiviare certi dati coperti dal servizio (Aree Geografiche) e, in più, offre funzionalità di eDiscovery e Data Loss Prevention (DLP). Per quanto concerne il primo punto, Vault è l’app che – tra le sue funzionalità - permette di trovare rapidamente informazioni all’interno di tutto l’ecosistema di Google Workspace per soddisfare richieste e indagini legali. Le funzionalità DLP, fondamentali per la compliance di aziende che hanno a che fare con molti dati sensibili come carte di credito, informazioni personali e dati clinici, assicurano all’azienda che le informazioni non possano uscire dal perimetro (fluido) di Google Workspace, cosa che nella pratica di tutti i giorni può avvenire intenzionalmente ma anche per errore umano.