Per banda ultra larga (BUL) si intendono le connessioni con una velocità di download
effettiva ad almeno 30 Mbit/s, raggiungibili tramite reti NGA (Next Generation Access) che
possono essere interamente realizzate in fibra ottica (arrivando sino a 1Gbit/s) oppure
avere elementi di trasmissione via cavo ibridi e/o integrati con tecnologie wireless.
Il Piano Strategico Banda Ultra Larga, ridefinito dal governo italiano nella Strategia
Italiana per la Banda Ultra Larga “Verso la Gigabit Society”, è parte del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
. Ha come obbiettivo principale quello di rendere
possibile una transizione digitale di successo estendendo la velocità di connessione
internet con banda ultra larga, soprattutto da 1Gbit/s, sull’intero territorio
nazionale.
La strategia BUL si inserisce nei più ampi obbiettivi europei di trasformazione digitale
che prevedono la realizzazione di nuove infrastrutture di rete, la digitalizzazione dei
servizi pubblici, l’innovazione tecnologica delle imprese e un forte sviluppo delle
competenze digitali dei cittadini e delle organizzazioni pubbliche e private. In questo
articolo racconteremo le diverse articolazioni del piano, il suo stato di attuazione e
le possibilità che offre alle imprese e alle famiglie.
Molte zone del paese non sono connesse a reti internet ad alta velocità perché il costo di
realizzazione delle infrastrutture necessarie non è vantaggioso per le aziende che operano
sul mercato. Il piano strategico ha l’obbiettivo di superare questa difficoltà identificando
delle “aree bianche”, ovvero zone in cui non è previsto un investimento privato nei prossimi
tre anni, e di connetterle attraverso l’utilizzo di fondi statali ed europei per circa 2,8
miliardi di euro. In particolare, il piano prevede la copertura di 7.416 comuni e di circa
8,4 milioni di unità immobiliari.
La maggior parte di queste unità, il 74%, sarà coperta con FTTH (Fiber to The Home), mentre
il rimanente, il 26%, con FWA (Fixed Wireless Access). Si prevede inoltre che le sedi della
pubblica amministrazione e le aree industriali siano connesse a reti che abilitano velocità
al di sopra dei 100 Mbit/s.
È possibile seguire l’andamento dei lavori, sia ad ampio livello sia a un dettaglio “casa
per casa”, sulla mappa interattiva predisposta dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Non sono soltanto le aree bianche a non essere raggiunte dagli investimenti degli
operatori del settore, ma anche alcune zone e unità immobiliari delle aree “nere” o
“grigie”, dove comunque esiste o esisteranno nei prossimi anni una o più reti a
banda ultra larga. Attraverso un investimento di circa 3,8 miliardi di euro, la
misura Italia a 1 Giga mira a fornire una connettività a 1 Gbit/s in download alle
unità immobiliari delle zone nere o grigie che altrimenti non risulterebbero coperte
nei prossimi anni.
L’innovazione tecnologica della quinta generazione della telefonia mobile (5G) si sta rapidamente
diffondendo sul territorio italiano permettendo di raggiungere velocità di trasmissione impensabili
sino a qualche anno fa. Il Piano Italia 5G si pone in un’ottica complementare allo sviluppo di
queste reti concentrandosi su tre azioni:
1. il supporto alla connettività di “corridoi europei” 5G;
2. la predisposizione al 5G di strade extra-urbane per l’adozione di applicazioni 5G legate alla
sicurezza, alla logistica, al turismo e alla mobilità;
3. la realizzazione di infrastrutture 5G in zone a fallimento di mercato.
Il piano strategico prosegue il modello di intervento inaugurato nel 2020 per fornire connessione in banda ultra larga da 1Gbit/s a tutti gli edifici scolastici e la fornitura di servizi di gestione, manutenzione e assistenza. Non soltanto tecnologia: sappiamo infatti che l’innovazione tecnologica da sola può non bastare se le istituzioni non vengono coinvolte in un più ampio processo di aggiornamento culturale. Al momento sono state connesse circa 10.000 scuole sulle 35.000 previste. È possibile seguire l’avanzamento dei lavori e cercare tutte le scuole coinvolte dal piano sulla dashboard dedicata sul sito del piano strategico.
Come per le scuole, il piano prevede di <connettere con banda ultra larga a 1Gbit/s le oltre 12.000 strutture sanitarie del paese e offrire assistenza tecnica e manutenzione: un passo essenziale per poter sfruttare appieno le possibilità offerte a molti livelli dalla transizione digitale in questo settore.
La misura vuole fornire connettività a banda ultra larga a 18 isole minori che oggi non hanno un collegamento in fibra ottica con il continente tramite la fornitura e posa in opera di cavi sottomarini.
La strategia BUL prevede di raggiungere gli obbiettivi europei di connettività entro il 2026, in anticipo rispetto al 2030 previsto dalla commissione europea. La connettività a banda ultra larga rivoluzionerà il panorama della transizione digitale italiana, riducendo il digital divide e integrando il sistema pubblico, le imprese e le famiglie. Un’occasione di straordinaria per tutte le aziende che desiderano sfruttare le possibilità dell’innovazione tecnologica.
Sul sito di TIM Enterprise è possibile verificare la propria velocità di connessione ed esplorare le offerte dedicate alla banda ultra larga.